Solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo (forma ordinaria)

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(At 1,1-11;   Ef 4,1-13,   Mc 16,15-20)

Duomo di Belluno, sabato 12 maggio 2018

 

Ci facciamo aiutare, per celebrare e vivere la solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo, dalle tre Orazioni della Messa: l’Orazione di Colletta, l’Orazione sulle offerte e l’Orazione dopo la Comunione. Per inciso ricordiamo che ogni Messa è corredata di queste tre Orazioni; e benché raramente vengano commentate nell’omelia, esse sono, in ogni Messa, tre perle preziose, che sarebbe brutto venissero trascurate, recitate ed ascoltate con poca attenzione, come di passaggio, senza che venisse data ad esse la dovuta importanza, e ricavato da esse il ricco beneficio.

L’Orazione di Colletta di oggi ci pone in un clima di gioia; inizia così: “Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre”. E’ subito indicato lo stato d’animo che deve crearsi in noi in questo giorno di Ascensione di Gesù al cielo: uno stato d’animo di gioia; e di ‘santa’ gioia. Gioia santa, perché è gioia che riguarda i misteri della salvezza, riguarda le opere di Dio, ciò che Dio ha compiuto per noi.

Ma come possiamo parlare di opere che Dio ha compiuto per noi, se oggi celebriamo l’Ascensione di Gesù? Non celebriamo forse l’opera che Dio ha compiuto in lui? Certamente. Ma l’opera che Dio ha compiuto in lui ha riflessi e conseguenze benefiche su di noi; di fatti l’Orazione continua: “Nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, o Dio; e noi viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro Capo, nella gloria”. Sentiamo la pregnanza teologica e spirituale di queste parole.

Esse ci dicono che la nostra umanità è stata innalzata accanto a Dio. Accanto a Dio, con l’Ascensione, è stata innalzata l’umanità di Gesù, è stata innalzata la ‘sua’ umanità; ma la sua umanità è la stessa nostra umanità; egli è uomo come noi, e noi siamo uomini come lui; per cui, se in Gesù la natura umana è stata innalzata e posta accanto a Dio, anche ogni ‘umano’, ogni creatura che condivide la natura umana, può nutrire la speranza -dice l’Orazione di Colletta- di essere innalzata con Cristo fino a Dio. Cristo infatti è il ‘Capo’ di molte membra, dice la Colletta; Cristo non esiste più ormai da solo; da quando si è incarnato e si è fatto uomo, esiste collegato con tutti gli uomini; e il destino del ‘Capo’ è divenuto il destino delle membra, cioè di tutti noi. Per cui: “Esulti di santa gioia, o Padre, la tua Chiesa”, perché all’umanità, a ciascuno di noi, è aperto il cammino fino a Dio.

Alla gioia invita anche l‘Orazione sulle offerte, e non a una gioia qualsiasi, non a una gioia puramente umana, ma a una gioia più grande e più alta di ogni gioia umana. Qui sulla terra noi abbiamo delle gioie; sono gioie belle, che allietano il cuore, che ci aiutano a camminare nella vita. Ma esiste una gioia più grande, più piena, più stabile e più duratura: è la gioia del cielo, quella che appagherà del tutto il nostro cuore un giorno, ma che già qui noi possiamo pregustare, e di cui già qui sulla terra possiamo godere. Di questa gioia il nostro cuore ha bisogno, ed ecco l’Orazione sulle offerte, che ci fa chiedere: “O Signore, fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo”.

E infine l’Orazione dopo la Comunione ci fa pregare in questo modo: “Dio onnipotente e misericordioso, suscita in noi il desiderio della patria eterna”. Forse non è molto presente e molto forte, tra i nostri desideri, il desiderio della patria eterna; forse questo desiderio non ci prende molto, non ci afferra più di tanto. Forse molti altri desideri affollano la nostra mente e il nostro cuore e ci riempiono la mente e il cuore. Eppure la patria eterna è un bene grande, è un bene ancora più grande della patria terrena di quaggiù. Là vivremo per sempre; e quanto è importante che noi, quella patria, la prepariamo con opere buone, con una vita veramente cristiana!

Ascensione di Gesù al cielo: motivo di gioia; cielo aperto anche per noi; invito a grandi e alti desideri; orientazione alla patria del cielo. Buona festa dell’Ascensione!

don Giovanni Unterberger

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