1^ domenica di Quaresima – forma straordinaria

Duccio di Buoninsegna – Tentazione di Cristo nel deserto – 1308-11

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(2Cor 6,1-10;   Mt 4,1-11)

Domenica 18 febbraio 2024, risalente al 22 febbraio 2015

Fra tutti i tempi dell’Anno liturgico, la Quaresima rischia di essere il tempo visto meno di buon occhio. Essa ci si presenta con un che di austero, di severo, di richiamo forte a conversione e a miglioramento della vita; e ciò -lo sentiamo- istintivamente non ci piace, ci costa e ci disturba. Noi comprendiamo subito dove stia la causa del nostro mal stare: non sta nella Quaresima, povera…, che anzi è nostra amica e ci invita al bene; sta invece nel nostro cuore, che non è ancora del tutto sano, del tutto buono; sta nella nostra natura malata, che recalcitra e fa fatica ad assumere la medicina, perché amara.

La Quaresima è medicina, e una medicina fa sempre bene; quando poi la medicina è la medicina del Signore, possiamo stare sicuri; nessuna “farmacia” è migliore della sua! nessuna cura è più indovinata della sua!

San Paolo, nella prima lettura, ci aiuta subito a cambiare sguardo sulla Quaresima, e a considerarla buona e amica. Ci ha detto: “Dice il Signore: ‘Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso’. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”. Per grazia di Dio noi sentiamo già che il nostro cuore è riconciliato con la Quaresima; già la desideriamo; già la vogliamo; già siamo disposti a percorrerla e a viverla con generosità e con impegno.

E’ lo Spirito Santo che agisce nei nostri cuori; è lo Spirito del Signore che geme in noi, e che “con gemiti inesprimibili, come dice san Paolo nella lettera ai Romani, intercede per noi presso il Padre” (Rm 8,26) per spingerci verso il Padre, per farci camminare verso il Padre, per farci vivere da figli del Padre; per assimilarci a Cristo, per farci simili e somiglianti a Cristo, per farci icone e copie fedeli di Cristo. Lo Spirito Santo vuole per noi una santa Quaresima.

Chiesero ad un illustre scultore come fosse riuscito a ricavare da un semplice e informe blocco di pietra una statua così bella, un capolavoro… La risposta fu sorprendente, e, se si vuole, anche in un certo senso ovvia. Disse: “La statua era già nel blocco di pietra; io non ho fatto se non togliere ciò che era in più, ma la statua era già dentro il blocco di pietra…”.

Anche in noi, in ciascuno di noi, è presente il Signore; la sua “immagine e somiglianza” in cui fummo creati (Gn 1,26) ci segna nel profondo e costituisce la nostra essenza più vera, la nostra essenza più nostra. Purtroppo a quell’immagine santa e divina si sono aggiunte e sovrapposte tante incrostazioni; incrostazioni che l’hanno rovinata, che l’hanno danneggiata, che l’hanno deturpata. Sono i nostri peccati; sono le tante scelte sbagliate che abbiamo fatto nella vita; sono i vizi che abbiamo lasciato crescere in noi e che non abbiamo combattuto con decisione; sono i cedimenti allo spirito del mondo, che ci ha modellati -purtroppo- su di sé.

Ma non è compromessa la nostra situazione! C’è un artista che è capace di riportare l’immagine e la somiglianza di Dio in noi al suo originario e primitivo splendore! E’ Dio stesso; è Colui che quell’immagine e somiglianza di sé l’ha stampata e impressa nel momento in cui ci ha creati. Egli vuole ripristinare in noi la sua immagine. E lo fa con la Quaresima, che ci chiama ad un nuovo fervore di vita spirituale mediante una preghiera più assidua, un digiuno più mirato, una carità più generosa.

Dobbiamo però disporci al combattimento e alla lotta. Satana, quando vede una persona che si mette sul serio a vivere da cristiano, moltiplica i suoi assalti e le sue tentazioni. Dice la Sacra Scrittura: “Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione” (Sir 2,1). Anche Gesù -ce l’ha mostrato il Vangelo- appena ricevuto il battesimo e appena deciso in cuore di iniziare la sua vita pubblica per la salvezza del mondo in obbedienza al Padre fino alla croce, fu assalito da Satana e dalle sue tentazioni. Satana cercò in tutti i modi di distoglierlo dal disegno del Padre. Così  Satana fa anche con noi.

Tempo di lotta è la Quaresima; ma noi ci inoltriamo in essa con decisione e con coraggio. Ci inoltriamo non da soli, ma con Cristo, il vincitore di Satana e di ogni tentazione. Con lui ci avvicineremo a Dio, e sperimenteremo che la Quaresima è davvero “momento favorevole, giorno di salvezza”.

don Giovanni Unterberger

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