Festa della Sacra Famiglia

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(Col 3,12-17;   Lc 2,42-52)

Belluno, chiesa di s. Stefano, 8 gennaio 2017

La famiglia può sentirsi cosa buona, se il Figlio di Dio, che avrebbe potuto farsi presente nel mondo già adulto, volle invece nascere bambino ed essere cresciuto in una famiglia. La benedizione primordiale di Dio sulla prima coppia umana, e quindi su ogni famiglia (“Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi” Gn 1,28), fu confermata dalla nascita e dalla vita di Gesù in una famiglia umana. Sulla famiglia riposa la benedizione del Signore. A questa benedizione gli sposi, i genitori, i figli possono sempre richiamarsi e ritornare, per avere fiducia e speranza, per attingere forza e sostegno nel cammino alle volte faticoso e impegnativo. Dio ama la famiglia.

La famiglia di Nazareth è esempio e modello alla famiglia cristiana. Nella famiglia di Nazareth non mancarono le difficoltà e le sofferenze. Giuseppe e Maria dovettero, col bambino Gesù, fuggire in Egitto per porre in salvo il Signore dalla rabbia omicida di Erode; ritornarono a Nazareth e vissero in semplicità e povertà la loro vita quotidiana; quando Gesù ebbe dodici anni vissero il momento di angoscia e di sconcerto che abbiamo sentito nel Vangelo. Anche la famiglia di Nazareth fu attraversata dal dolore: Giuseppe morì, con tutta probabilità, in età non avanzata.

Ma in quella famiglia si onorava Dio. si viveva secondo la sua volontà, lo si pregava, lo si amava, e la fede, che tutto permeava, riusciva a conservare in essa la serenità, la fiducia e la pace. Dio, la presenza di Dio, è salvezza per la famiglia.

Conosciamo il significato etimologico della parola ‘famiglia’. Questa parola italiana deriva dal latino ‘familia’, parola che ha in sé la radice della parola ‘famulus’. ‘Famulus’ significa ‘servo’, ‘servitore’. La famiglia è dunque una comunità di ‘servitori’, di persone che si servono l’una l’altra; di persone che non vivono egoisticamente chiuse in sé, alla ricerca del proprio unico utile personale, ma che si servono reciprocamente, che si ascoltano, che si donano, che si prendono cura le une delle altre: i genitori dei figli, i figli dei genitori, i fratelli dei fratelli, gli sposi tra di loro. ‘Famiglia’: comunità di ‘servitori’.

Ci si serve in mille modi: aiutandosi nei lavori quotidiani, accogliendosi per quello che si è, sopportandosi e perdonandosi; anche correggendosi. Anche la correzione è un servizio, è un servizio utile, che fa crescere nel bene.

Il Signore è amico della famiglia. Il Signore guarda con compiacimento alla famiglia ed è pronto in tutto e sempre ad aiutare. Anche Giuseppe, Maria e Gesù sono amici della famiglia e vogliono essere di aiuto e di soccorso. Essi hanno fatto esperienza di famiglia; la loro fu una famiglia particolare, con Giuseppe ‘uomo giusto’, con Maria ‘piena di grazia’, con Gesù Figlio di Dio. Essi sanno però quanto le nostre famiglie facciano fatica a camminare e a percorrere la propria strada, difettosi e limitati come siamo noi, poveri e spiritualmente malati come siamo noi.

Giuseppe, Maria e Gesù hanno un cuore particolare per le famiglie; a loro noi ci rivolgiamo e a loro facciamo giungere la nostra supplica, la nostra preghiera: “Giuseppe, Maria, Gesù, santa famiglia di Nazareth, a voi affidiamo la nostra famiglia, le nostre famiglie e tutte le famiglie del mondo. Custoditele voi, aiutatele voi, salvatele voi!”

 don Giovanni Unterberger

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