1a Domenica di Quaresima (forma straordinaria)

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( 2Cor 6,1-10;   Mt 4,1-11)

Belluno, chiesa di s. Stefano, 5 marzo 2017

Abbiamo da pochi giorni iniziato la Quaresima, tempo prezioso per l’anima; tempo di conversione e di rinnovamento spirituale; tempo di lotta contro Satana e contro il peccato; tempo di nuovo impegno e di nuova fedeltà al Signore.

Gesù lottò contro il demonio e restò fedele a Dio. Il demonio cercò di fargli disobbedire al Padre, di distoglierlo dal disegno che il Padre aveva sulla sua vita, ma Gesù restò fermo e non cedette. La lusinga fu l’arma con cui Satana si avvicinò a Gesù: “Hai fame, trasforma queste pietre in pane”. –  “Io sono padrone di tutti i regni della terra, se mi adori saranno tuoi”. – “Buttai giù dal pinnacolo del tempio, proverai la gioia di essere soccorso dagli angeli di Dio; non ti farai male”.

La lusinga è l’arma della tentazione. Satana promette gioia, soddisfazione, realizzazione di sé, successo, felicità spingendo al male, spingendo al peccato, che invece è rovina e morte. Egli è “menzognero e padre della menzogna” disse di lui Gesù (Gv 8,44). Satana tenta di ingannarci facendoci apparire il male come bene, o per lo meno come poco male. E’ necessario vigilare.

La Quaresima è tempo di lotta contro Satana, è tempo di forte adesione al Signore. Aderire al Signore è vita; è cammino sicuro; è serenità del cuore; è fecondità di bene per sé e per il prossimo; è caparra per il Cielo. Aderire al Signore è sapienza; è santa furbizia; è amore al Signore, e, insieme è amore vero verso se stessi.

Il Graduale e il Tratto ci hanno detto una cosa consolante, una cosa rassicurante; ci hanno detto che il Signore stende la sua ombra su di noi; che egli ci protegge ed è per noi ‘rifugio e forza’; che egli manda i suoi angeli ad accompagnarci nel cammino così che il nostro piede non abbia ad inciampare e noi non abbiamo a farci del male. Il Graduale e il Tratto ci hanno detto perfino che riusciremo a camminare “su serpenti e su vipere”, che riusciremo a “schiacciare leoni e draghi”! Il Signore è dalla parte nostra; la sua forza è accanto a noi e a nostra disposizione.

Noi partiamo per la Quaresima con impegno e con tanta fiducia nel suo aiuto e nel suo soccorso. Facciamo nostra la bella preghiera che era l’orazione di Colletta della Messa di ieri: “Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente, la debolezza dei tuoi figli, e a nostra protezione e difesa stendi il tuo braccio invincibile. Per Cristo nostro Signore”. Avanziamo in questa Quaresima forti del braccio invincibile di Dio!

Conosciamo gli impegni che la Chiesa ci propone per questo tempo; impegno di preghiera: pregheremo di più, daremo più tempo al Signore; impegno di penitenza: mortificheremo il nostro corpo in qualche suo piacere voluttuario; impegno di carità: cercheremo di volere più bene al nostro prossimo.

don Giovanni Unterberger

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