Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano-2014

( Ez 47,1-2. 8-9.12; 1 Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22)

Duomo, 9 novembre 2014

La liturgia di questa domenica è una liturgia particolare. Oggi, 9 novembre, ricorre l’anniversario della dedicazione a Dio della basilica del Laterano a Roma.

La basilica del Laterano è conosciuta come la basilica di san Giovanni in Laterano, perché in un secondo momento fu dedicata a san Giovanni Battista e a san Giovanni evangelista; ma in origine fu dedicata a Gesù Salvatore, e Gesù Salvatore è tuttora il suo titolo principale.

Fu fondata dal papa Melchiade nel 314, nelle proprietà donate a questo scopo dall’imperatore Costantino, a fianco del palazzo lateranense, fino allora residenza imperiale e poi divenuto residenza pontificia. Col sorgere di questa chiesa sorgeva la chiesa madre di tutte le chiese dell’urbe e dell’orbe. Nei secoli essa fu più volte distrutta e più volte ricostruita. In questa basilica o nell’attiguo palazzo lateranense vennero celebrati ben cinque Concili ecumenici tra il 1123 e il 1512.

La basilica di san Giovanni in Laterano è la chiesa più importante di tutte le chiese del mondo, perché essa è la cattedrale del papa. Contrariamente a quanto forse si pensa, la cattedrale del papa non è la basilica di san Pietro, ma è san Giovanni in Laterano; qui infatti i papi risiedettero per moltissimi secoli e qui si trova, ancor oggi, la cattedra del papa, maestro di verità e pastore supremo del popolo cristiano. È giusto quindi che la dedicazione di questa chiesa sia ricordata e celebrata in tutte le chiese del mondo.

Questa festa, però, non è pura commemorazione; essa ha contenuti teologici e spirituali molti forti.

La basilica del Laterano, essendo la chiesa madre di tutte le chiese, è il simbolo di tutto il popolo cristiano; il simbolo dell’intera cristianità, popolo dedicato e consacrato a Dio, unito in se stesso attorno alla cattedra del successore di Pietro, il papa. Questa basilica ci ricorda che abbiamo un pastore, una guida che nel nome di Cristo Gesù ci conduce sulla strada del Signore, la strada della verità e della vita, la strada che porta a salvezza. A questo pastore dobbiamo restare uniti, ascoltandone la voce e obbedendo ai suoi insegnamenti.

La basilica del Laterano, madre di tutte le chiese, ci ricorda che ogni chiesa è tempio santo di Dio. Ogni chiesa è il tempio nel quale si celebrano i sacri misteri, si annuncia la Parola di Dio, si celebrano i sacramenti. Non c’è spazio nelle nostre città e nei nostri paesi più sacro dello spazio della chiesa. Nelle nostre chiese abita il Signore stesso, nella Santissima Eucaristia.

Nelle nostre chiese si svolge la sacra Liturgia, che è l’azione di Dio, l’azione con cui Dio ci salva e ci unisce a sé. Nelle nostre chiese si trova la sorgente di quell’acqua misteriosa e salutare di cui ci ha parlato la prima Lettura: acqua che porta vita, fecondità e salvezza là dove arriva; acqua che purifica, che sana, che rigenera le nostre anime; che dà forza nel dolore; che dona speranza.

La Liturgia delle nostre chiese va curata; preparata bene; celebrata con proprietà, con solennità; partecipata con fede e devozione. La Liturgia delle nostre chiese dev’essere il preludio e l’anticipazione sulla terra della splendida Liturgia che gli angeli e i santi celebrano in cielo attorno al trono di Dio e all’Agnello. La Liturgia ci deve far percepire il Mistero, l’arcano di Dio, il paradiso.

E infine la basilica del Laterano, fatta di pietra, ed ogni altra chiesa, fatta di sassi, ci ricorda, come ci ha detto san Paolo nella seconda Lettura, che il vero e vivo tempio di Dio siamo noi, sono le nostre persone. “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?”. Di questo tempio dobbiamo avere cura. Dal tempio delle nostre anime dobbiamo estromettere e far uscire tutto ciò che lo insudicia, tutto ciò che lo infanga, tutto ciò che lo dissacra: il peccato, ed ogni cattiva passione. Dio vuole abitare in un tempio santo, luminoso, pulito!

San Cesario, vescovo di Arles, nel giorno della festa della dedicazione della sua chiesa, ebbe a dire nel suo sermone: “Quando veniamo in chiesa, fratelli, riordiniamo le nostre anime così come vorremmo trovare il tempio di Dio. Vuoi trovare una basilica tutta splendente? Non macchiare la tua anima con le sozzure del peccato. Se tu vuoi che la basilica sia piena di luce, ricordati che anche Dio vuole che nella tua anima non vi siano tenebre. Fa in modo che in essa, come dice il Signore, risplenda la luce delle opere buone, perché sia glorificato colui che sta nei cieli. Così come tu entri in questa chiesa, così Dio vuole entrare nella tua anima”.

Festa della dedicazione della basilica di san Giovanni in Laterano; festa di tutte le chiese; festa di tutto il popolo di Dio; festa di ogni cristiano, tempio di Dio. “La santità si addice alla sua casa”, alla casa di Dio, dice il Salmo (Sal 93,5). Davvero abiti in tutti noi la santità di Dio!

don Giovanni Unterberger

 

 

 

 

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