14a domenica dopo Pentecoste (forma straordinaria)

clicca QUI per scaricare l’omelia

 (Gal 5,16-24;   Mt 6,24-33)

 Belluno, chiesa di s. Pietro, 26 agosto 2018

Occorre fede per credere nella divina Provvidenza. Molte volte gli avvenimenti, le situazioni, ciò che accade, ci vorrebbe far concludere: ‘Qui Dio non c’è, qui Dio non agisce, non è all’opera’. Occorre fede per credere che il Signore tenga in mano tutto, tenga in mano e guidi a salvezza la storia del mondo, e ogni singola vicenda umana. Alle volte occorre una fede grande.

Affermazioni come queste: “Se non altro per il fatto che un Auschwitz è esistito, nessuno dovrebbe, ai nostri giorni, parlare di Provvidenza” (parole di Primo Levi); o parole come quelle di Umberto Veronesi, celebre oncologo morto nel 2016: “Come puoi credere nella Provvidenza o nell’amore divino quando vedi un bambino invaso da cellule maligne che lo consumano giorno dopo giorno davanti ai tuoi occhi? Ci sono parole in qualche libro sacro del mondo, ci sono verità rivelate, che possano lenire il dolore dei suoi genitori? Io credo di no, e preferisco il silenzio, o il sussurro del non so”; parole, queste, che escono da menti e da cuori non illuminati dalla fede, non raggiunti dalla luce di Dio.

Quale grande cosa è invece la fede! quale grazia! E quanto costa, alle volte, avere fede!

C’è, sì, un libro sacro al mondo, e ci sono verità rivelate che possono lenire ogni dolore e che possono dare uno sguardo nuovo, di fiducia e di speranza su ogni situazione dura, sofferta, compromessa e rovinata in cui ci imbattessimo e che fossimo chiamati a vivere. Tale libro è il Vangelo, tali verità rivelate sono le parole di Gesù che abbiamo ora ascoltato: “Voi valete più degli uccelli del cielo, più dei fiori del campo, di cui Dio si occupa. Egli si occupa e si occuperà anche di voi, più ancora che degli uccelli e dei fiori, perché voi gli siete figli, ed egli vi è padre. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto ciò che vi occorre vi sarà dato”.

Queste ultime parole del brano evangelico sulla Provvidenza non solo lo concludono, ma gli danno una prospettiva nuova, lo aprono ad un orizzonte alto, altissimo, soprannaturale: “Cercate prima il regno di Dio”.

Papa Giovanni Paolo II, nell’udienza generale di mercoledì 28 maggio 1986, commentò il brano della Provvidenza proprio a partire da queste parole, e disse: ‘Il regno di Dio è la realtà di Dio, è il piano di salvezza che Dio ha in mente per il mondo e per il singolo uomo; un piano di salvezza che prevede l’adozione dell’uomo a figlio di Dio, che prevede la sua redenzione dal peccato, una vita di comunione con lui, e una felicità eterna in paradiso, dopo il cammino su questa terra. E’ in questo piano divino ampio e grande, comprendente il tempo e l’eternità, la vita dell’uomo sulla terra e in cielo, che si dispiega e opera la divina Provvidenza, l’agire di Dio. L’uomo spesso non coglie la Provvidenza di Dio perché resta chiuso al tempo quaggiù, al vivere quaggiù, e non coglie la totalità del reale, il punto definitivo del suo esistere’.

Già qui, nella vita terrena, la Provvidenza agisce misteriosamente; Nino Lo Iacono scrive: “Crediamo di sapere quante volte la sfortuna ci ha colpito, ma non sappiamo quante volte la Provvidenza ci ha salvato”. Sì, Dio provvede a noi già qui, ma Dio sta provvedendo già qui anche alla nostra vita eterna, alla nostra salvezza definitiva.

E’ necessaria fede per credere alla Provvidenza, perché non sempre la si vede, perché spesso le vie di Dio non sono le nostre vie (cfr Is 55,8). Ma noi crediamo, vogliamo credere, che Dio è Padre, che egli si prende cura di noi (cfr 1Pt 5,7), e che egli è all’opera nella nostra vita, nella vita di ogni uomo e nel mondo intero, per portare tutto a bene e a salvezza. Ecco allora la preghiera: “Signore, dacci fede nella tua Provvidenza. Ne abbiamo bisogno!”.

don Giovanni Unterberger

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Omelie di Don Giovanni. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.