5^ domenica dopo l’Epifania

Bloemaert Abraham – Parabola della zizzania in mezzo al grano – 1624

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(Col 3,12-17; Mt 13,24-30)

domenica 6 febbraio 2022, risalente al 9 febbraio 2014

Colpisce, ascoltando la parabola del grano e della zizzania, il comportamento e l’atteggiamento del padrone del campo. Quell’uomo aveva seminato grano buono nel suo campo, e si vede arrivare i servi che, tutti allarmati, gli dicono: “C’è zizzania nel tuo campo!” quei servi erano preoccupati; volevano bene al loro padrone, desideravano per lui un campo pieno di grano, un campo pieno di grano puro! E si dicono pronti a mettersi al lavoro e a faticare per ripulire il campo, per eliminare ogni traccia di zizzania.

E il padrone? Il padrone resta tranquillo; nessun turbamento lo prende, quel padrone non si agita, non si dispera, non si arrabbia, non perde la pace. Dice: “Un nemico ha fatto questo”. Egli si rende conto che la situazione del suo campo è stata manomessa, è stata deteriorata; e capisce bene che a fare ciò è stato un suo nemico, uno che non gli vuole bene, e tuttavia non si adira, non cede alla rabbia, non inveisce contro il nemico; mantiene la calma e conserva la pace del cuore. Ordina ai suoi servi: “Lasciate che crescano grano e zizzania. Al tempo della mietitura sarà fatta la cernita dell’uno e dell’altra”.

La pace di Cristo regni nei vostri cuori”, ci ha detto san Paolo. Siamo invitati a conservare la pace. Nel mondo c’è tanta zizzania, c’è tanto male. C’è zizzania anche in noi stessi; se ci esaminiamo davvero e se abbiamo il coraggio di scendere in profondità nelle pieghe del nostro animo, vi troviamo tanta zizzania.

C’è zizzania anche nel cuore dei fratelli, delle sorelle con cui viviamo. Quanto più le persone ci vivono accanto, quanto più stretti sono i rapporti con loro, in famiglia, al lavoro, tanto più la zizzania che hanno in sé appare, emerge, e noi la notiamo. La notiamo ed essa vorrebbe farci perdere la pace.

San Paolo ci esorta: “La pace di Cristo regni nei vostri cuori”. Sì, pace anche di fronte alla zizzania; la pace “di Cristo”; la pace che Cristo aveva. Non era forse in mezzo a tanta zizzania Gesù? Incomprensioni; ricerca di lui per interesse; accuse ingiuste e del tutto gratuite; rifiuti, abbandoni, violenze e menzogne nei suoi confronti; percosse; croce… Eppure il suo cuore, il cuore di Gesù, era nella pace!

Il padrone del campo, di cui ci ha raccontato la parabola, ci dà un’indicazione preziosa, una indicazione che serve e ci aiuta a mantenere il nostro cuore nella pace.

Egli dice ai servi: “No, non andate a strappare la zizzania dal campo, non occupatevi della zizzania. Nel campo c’è anche il buon grano, e il grano cresce. Semmai occupatevi del buon grano, prendetevi cura di quello, aiutate quello a crescere”. Era come dire: “Non accanitevi a voler eliminare il negativo; coltivate e aiutate a crescere, piuttosto, il positivo”.

È un metodo bello, questo; un metodo che non ci viene forse spontaneo, ma che serve tanto alla nostra pace. Purtroppo ci è più facile vedere la zizzania, e ci viene spontaneo gettarci sulla zizzania, per debellarla; ci è più difficile vedere il buon grano e concentrarci su quello, favorire la crescita di quello, in noi e negli altri. Eppure il metodo più giusto, il metodo che ci dà gioia e pace, è impegnarci a far crescere il bene.

Il male non si vince cercando di sradicare il male; lo si vince mettendo nel male del bene. Le tenebre non si vincono sforzandosi di diradarle e di renderle meno oscure; si vincono accendendo una luce, una fiamma, che le illumini e le rischiari.

Ora, in noi, in ogni fratello e sorella, nel mondo, c’è del buon grano, c’è del bene. Ce n’è più di quanto pensiamo e di quanto forse riusciamo a vedere. Facciamo crescere il bene, incoraggiamo il bene, aumentiamo il bene. Concentrarsi sul male da strappare, sui difetti e sui limiti, porta all’ira, alla rabbia, al rifiuto sia di sé che degli altri; concentrarsi sullo sforzo di far crescere il bene porta alla serenità, alla gioia; conserva la pace del cuore.

Il male Dio lo vincerà, egli che è più forte di ogni male. E alla fine della storia gli angeli bruceranno la zizzania, ci ha detto il Vangelo.

A noi lo sforzo di far crescere il bene. Del resto, questo fu il metodo seguito da Gesù: egli è venuto nel mondo ed ha vissuto la vita per seminare il bene, per far crescere il bene.

Don Giovanni Unterberger

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