Domenica delle Palme – forma ordinaria

Anthony van Dyck – Entrata di Cristo in Gerusalemme – 1617

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(Fil 2,5-11; Mt 25,36 – 27,60)

10 aprile 2022, risalente al 24 marzo 2013

Un Dio debole il nostro Dio: un Dio che si lascia prendere, tradire, legare, giudicare, condannare, mettere in croce, uccidere. Un Dio debole il nostro Dio, vittima di piccoli uomini mortali!
Un Dio forte il nostro Dio, capace di lasciarsi fare tutto ciò e di sopportare tutta l’ingiustizia e tutta la violenza di cui è fatto oggetto, per amore. È un Dio che ama, il nostro Dio; un Dio che è forte nell’amore.
L’amore è la vera forza. Vera forza non è la forza, non è la violenza che piega ed abbatte, non è il prevalere e il vincere il fratello, ma vera forza è l’amore. Dall’amore siamo stati salvati; solo l’amore può cambiare il mondo e l’umanità. “Il mondo è salvato dal Crocifisso, non dai crocifissori”, ebbe a dire papa Benedetto XVI nella Messa di inaugurazione del suo pontificato.

Iniziamo oggi la Settimana Santa, la settimana più santa e più importante di tutto l’anno per noi cristiani, perché è la settimana del più grande amore di Dio per noi, manifestatosi nella Passione di Cristo, morto e risorto. Abbiamo sentito raccontare quella Passione; qualche aspetto, qualche momento, qualche personaggio di quella passione ci accompagni durante le prossime giornate: può essere Pietro che rinnega e si pente; può essere il Cireneo che aiuta Gesù a portare la croce; può essere Gesù stesso, che tace di fronti a chi lo accusa, che perdona i suoi crocifissori, che sperimenta l’abbandono del Padre eppure a lui si affida.

Sia il nostro cuore aperto al grande fatto della Passione del Signore, il fatto più grande di tutta la storia, e il più salvifico per noi. Alla morte di Gesù il velo del tempio si squarciò: si squarci anche il nostro cuore, pentito dei propri peccati, pronto a conversione e pronto ad accogliere l’infinito amore di Dio diventato vittima d’amore.

Don Giovanni Unterberger

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