Martedì di Pasqua

Annibale Carracci – Resurrezione di Cristo – 1593

clicca QUI per scaricare l’omelia

(Gv 20,11-18)

Martedì 2 aprile 2024, risalente al 2 aprile 2013

Una vera vita cristiana, un vero rapporto con Gesù nasce e sorge dal sentirsi chiamati “per nome”. La Maddalena riconobbe Gesù quando si sentì chiamare: “Maria!”. Prima Gesù le era presente, ma le era estraneo; le era solo il giardiniere del giardino…

Noi ci siamo sentiti chiamare “per nome”; noi abbiamo sperimentato di essere conosciuti, amati, voluti, cercati, incontrati personalmente da Cristo. Questa chiamata e questo incontro sta alla base della nostra vita di cristiani, sta alla base della nostra sequela di Cristo.

Facciamo memoria di questa chiamata, non permettiamo che la voce con cui Cristo ha pronunciato il nostro nome -e noi l’abbiamo udito- si affievolisca. Nessun’altra voce e nessun rumore la possa smorzare.

E a Gesù facciamo udire la nostra voce, voce di risposta; voce che sia sul registro della risposta della Maddalena a Gesù: “Rabbunì! Maestro!”. Che Gesù sia il nostro maestro, colui che ci insegna, colui che ci istruisce, colui che ci fa conoscere le cose di Dio, colui che ci fa capire il mistero del vivere, del lavorare, del soffrire, dell’amare, il mistero e il senso di tutto. “Rabbunì, Maestro!”, Gesù, non vogliamo avere altro maestro che te!

E ti preghiamo: rivelati, chiama per nome coloro che ancora non ti hanno mai udito, e fa che ti rispondano anche loro: “Rabbunì! Maestro mio!”, e ti seguano.

don Giovanni Unterberger

Questa voce è stata pubblicata in Omelie di Don Giovanni. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.