La comunità

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Don Giovanni Unterberger – Assistente spirituale fino all’11 Marzo 2021

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Don Giovanni Unterberger è stato sacerdote del Clero della Diocesi di Belluno-Feltre. Nato a Pieve di Cadore (BL) nel 1943, è stato ordinato sacerdote nel 1966. Negli anni 1966-1970 ha frequentato l’Università Lateranense e il Pontificio Istituto Biblico di Roma ottenendo la Licenza in Universa Theologia e la Licenza in Scienze Bibliche.

Ha insegnato Lettere classiche presso il Ginnasio-liceo della Diocesi negli anni 1971-2007; ed Esegesi biblica nello Studentato teologico del Seminario diocesano di Belluno-Feltre dal 1978 al 2014, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, sede di Belluno, dal 1986 al
2015.

E’ stato Direttore spirituale nel Seminario diocesano dal 1976 al 2014 e dal 2009 è stato  Delegato vescovile per la Vita Consacrata.

E’ stato canonico del Duomo di Belluno, ove ha svolto il servizio di canonico teologo.

Ha accompagnato spiritualmente il cammino di Demamah dal settembre 2011 fino alla sua nascita al Cielo, avvenuta l’11 Marzo 2021.

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S.E. Mons. Giuseppe Andrich, Vescovo emerito di Belluno-Feltre

Assistente spirituale pro tempore

Vescovo di Belluno-Feltre dal 2004 al 2016, mons. Giuseppe Andrich nacque a Canale d’Agordo il 28 marzo 1940, primo di cinque figli. La mamma, Cesira De Rocco ved. Andrich, è mancata il 17 gennaio 2017 all’età di 99 anni. Il papà Celso, un alpino che durante la guerra fu sul fronte francese e poi in Grecia e Albania, è morto nel 1980. Dopo le scuole elementari a Canale, entrò nel Seminario di Feltre dove frequentò le scuole medie; passò quindi per il ginnasio, liceo e teologia nel Seminario Gregoriano di Belluno. Venne ordinato sacerdote da mons. Gioacchino Muccin in cattedrale a Belluno il 28 giugno 1965. Dal 1965 al 1967 fu cappellano di Castion; nel 1967 fu chiamato al Centro Giovanni XXIII per essere Assistente della Gioventù di Azione Cattolica e in questo incarico rimase fino al 1977. Fu pure assistente del Movimento Studenti, degli Universitari cattolici e del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.

All’inizio degli anni ‘70, studiò presso il Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo di Roma, conseguendo la licenza per insegnare Liturgia nello studio teologico del Seminario, dove fu docente fin dal 1973. Dal 1967 fino al 1994, salvo una breve interruzione, insegnò religione prima all’Istituto Professionale “A. Brustolon”, poi al Liceo Scientifico e quindi – per 25 anni – all’Istituto Tecnico “G. Segato” di Belluno. Dal 1967 al 1989 animò i campi scuola nella Casa di San Marco d’Auronzo, prima come assistente di Azione Cattolica e poi come responsabile della pastorale giovanile diocesana. A San Marco continuò, anche dopo aver lasciato la pastorale giovanile, l’animazione spirituale dei gruppi di volontariato delle varie attività per ragazzi e per disabili. Negli anni ‘70 è stato direttore della commissione diocesana di comunicazioni sociali.

Nel 1977 il vescovo mons. Maffeo Ducoli lo nominò canonico arciprete della Cattedrale e vi rimase fino al 1982 quando divenne rettore del Seminario Gregoriano di Belluno. Nel gennaio 1996 è stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia.

Nel 1998 il vescovo Pietro Brollo lo nominò vicario generale. Mons. Savio lo confermò vicario generale nel febbraio 2001 e, dopo la prematura morte del Vescovo, fu eletto dal Collegio dei Consultori Amministratore diocesano (31 marzo 2004), nomina ratificata dalla Santa Sede il 6 aprile 2004.

Il 28 maggio 2004 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Belluno-Feltre. Prese possesso della diocesi il 27 giugno del 2004 con l’ordinazione episcopale, avvenuta nella Basilica Cattedrale di Belluno per le mani del card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, e dei Vescovi conconsacranti mons. Pietro Brollo, arcivescovo di Udine, e mons. Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia.

Il 10 febbraio 2016 papa Francesco accettò la sua rinuncia per i raggiunti limiti di età. Resse ancora la diocesi come Amministratore apostolico, fino all’ingresso del suo successore, il 24 aprile 2016.

Stemma del Vescovo emerito

Il motto sta a significare “Cristo deve crescere” e richiama il brano del vangelo di Giovanni (Gv 3, 22-36): «…Giovanni rispose ai discepoli: “Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. Egli deve crescere e io invece diminuire…».

Mons. Giuseppe Andrich indica in sintesi il senso della sua vocazione episcopale che ha le sue radici nel Battesimo ricevuto a Canale d’Agordo, nella chiesa dedicata a san Giovanni Battista: lasciare sempre maggiore spazio a Cristo e alla sua volontà. C’è anche il riferimento all’azione pastorale del vescovo Vincenzo Savio che con il Sinodo voleva porre Cristo maggiormente al centro della nostra comunità cristiana e della vita dei fedeli.

Gli elementi dello stemma evidenziano quanto espresso dal motto:
– La centralità di Cristo: il sole con il monogramma “IHS” (Gesù Salvatore dell’uomo).
– Il luogo di origine e le nostre vallate dove il Vescovo è chiamato ad esercitare il suo ministero: i monti.
– Il legame spirituale e pastorale con tutta la Chiesa, testimone di Cristo nel mondo: il colore azzurro con la sbarra d’oro che richiama lo stemma del papa Giovanni Paolo II.

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Maria Silvia Roveri – Presidente

Nata nel 1963, diplomatasi nel 1987 in Musica Corale e Direzione di Coro al Conservatorio di Padova, dal 1988 si dedica allo studio della voce presso l’Istituto di Lichtenberg, dove dal 1992 al 1994 conclude la prima Formazione tedesca per insegnanti di Metodo Funzionale della Voce. Ha collaborato alla traduzione del libro di G.Rohmert “Il cantante in cammino verso il suono” (Diastema Editore). Dal 1988 al 1992 approfondisce a Cremona lo studio del canto gregoriano, mantenendosi tuttora in contatto con l’Associazione Internazionale Studi Canto Gregoriano (AISCGre).

Dal 1980 ad oggi svolge intensa attività didattica musicale e vocale con adulti e bambini,  fondando nel 1991 a Belluno la Scuola di canto NOVA CANTICA e tenendo corsi, seminari e conferenze di vocalità e pedagogia del canto in tutt’Italia, ospite di Conservatori,  Associazioni, Scuole pubbliche e private, Accademie Teatrali, Convegni.  Dal 1993 al 2000 ha svolto come direttore e cantante del Gruppo NOVA CANTICA un’intensa attività concertistica, registrando alcuni CD di musica sacra medievale.

Attualmente dirige il Centro di Formazione Vocale “Voce Mea” a S.Giustina (Belluno) e il Coro gregoriano omonimo. Dal 2012 al 2014 è stata docente di canto gregoriano e musica sacra presso il Seminario Vescovile di Belluno.

Dall’incontro con il Monastero di San Benedetto a Norcia nell’agosto 2009 ha avuto inizio una profonda conversione interiore da cui è scaturita la fondazione di Demamah (settembre 2009) e il legame stabile con il Monastero (settembre 2012) come Oblata benedettina. Si dedica in particolare al canto liturgico, prediligendo il canto gregoriano e la liturgia nella forma straordinaria del rito romano, nonché  il canto dell’Ufficio Divino monastico, per la cui divulgazione ha dedicato molte iniziative formative.

In Demamah riveste il ruolo di coordinamento della comunità e di guida delle sue iniziative formative e artistiche.

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Camilla Da Vico

Sono cresciuta in Valpolicella, provincia di Verona, fino all’età di sette anni. Quella bellezza ancora oggi ce l’ho dentro, come una nostalgia. Poi ho sempre vissuto in città, Verona, Padova e ora a Trento, dove vivo con la mia famiglia.

A Padova ho studiato filosofia e ho iniziato a intraprendere la professione del teatro, partendo dal teatro di strada (trampoli, acrobatica e tecniche circensi), arrivando poi al teatro ragazzi e teatro sociale (in particolare in situazioni di disagio psichico). Così, su una fune tesa tra terra e cielo ho conosciuto quello che oggi è mio marito e ho iniziato a collaborare stabilmente al lavoro dell’associazione finisterrae teatri.

Accanto al teatro anche la voce è un filo rosso che ha percorso la mia vita:

dalle cantate in macchina per salvarsi dal mal d’auto, alla ricerca assidua di uno studio sulla voce che mi corrispondesse, che rispondesse alle tante domande e bisogni che avevo. Dopo molto vagabondare tra scuole, corsi e insegnanti ho finalmente trovato la funzionalità vocale e qualcosa dentro di me si è calmato. Alla luce di questo lavoro sulla voce comprendo anche le cose che ho fatto prima, come se finalmente il mio errare in orizzontale potesse lasciare il posto all’andare in verticale.

L’incontro più splendido e sorprendente che la voce mi ha consentito di fare è stato con lo spirito e con la fede, lasciata in Valpolicella. Forse era quella la nostalgia più grande, chissà. La Comunità Demamah ha permesso questo cammino e oggi su questa strada mi accompagna e sostiene.

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Tarcisio Tovazzi

Tarcisio

Sono nato da genitori credenti con una fede semplice ma profonda. L’incontro con Demamah mi ha permesso di rendermi conto del dono che mi  avevano fatto, e di comprendere quanto avessi bisogno di lavorare su  di me  per approfondire il mio cammino di fede. La ricerca sul suono è stata una porta che mi ha avvicinato sempre più anche con il corpo alla dimensione spirituale, cercata per anni ma in solitudine e con tiepidezza.  Sono insegnante e musicista, grato per questa possibilità di entrare in relazione con le persone attraverso il canto e la musica, doni meravigliosi che possono avvicinarci a Dio.

Dopo  il diploma magistrale ed il diploma in pianoforte mi sono dedicato ad all’insegnamento nella scuola dell’obbligo ed all’attività concertistica, approfondendo parallelamente la didattica musicale con uno specifico interesse nell’ambito corale. Attualmente insegno nella scuola media e lavoro con cori di adulti e di bambini. Fondamentale per il mio percorso professionale, umano e spirituale è stata la frequenza della Formazione triennale e la conseguente formazione pedagogica presso la scuola Voce Mea di S. Giustina con la quale collaboro regolarmente. Presto servizio come organista nella parrocchia dove vivo. Sono sposato ed ho due figli.

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Marilena Anzini-segretaria

Marilena Sito

Da bambina cantavo sempre: quando ero da sola, quando andavo in chiesa con gli altri bambini, e quando cantavo avevo la sensazione che la musica mi venisse a trovare. Crescendo, la musica mi è sempre rimasta vicino: ho studiato chitarra e canto con insegnanti privati e ho cantato in diversi gruppi e formazioni amatoriali e professionali. Ma intanto la musica mi portava a sentirmi attratta da tutto ciò che aveva a che fare con il divino.

Nel mezzo del cammino della mia vita, trovai la Funzionalità vocale e il canto gregoriano. Dopo aver cantato di tutto, blues, rock, jazz, dopo aver scritto e cantato canzoni che descrivevano il mio cercare, sentii che il canto gregoriano mi entrava nel profondo e sembrava avere vita propria nella mia voce.

Capitai a Norcia: nonostante non frequentassi più la Chiesa da tempo, partecipai alla Santa Messa nel Rito straordinario. Fu lì che la musica, il canto e Dio mi vennero a trovare finalmente tutti insieme. Fu per me una specie di folgorazione, che mi fece cambiare vita. Proprio quel giorno, in forma molto embrionale, si parlò di un certo progetto che poi sarebbe diventato Demamah. Sono stata una dei soci fondatori, e attualmente mi occupo delle relazioni con l’esterno. Grazie al canto, al canto gregoriano in particolare, e alla musica ho ritrovato Dio; grazie a Demamah sono in cammino verso di Lui sentendomi a casa.

Attualmente insegno Funzionalità vocale e canto moderno in diverse scuole e associazioni; conduco inoltre laboratori corali e di improvvisazione vocale e collaboro attraverso la Funzionalità vocale con un centro di rieducazione per persone post traumatizzate.

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Teddy De Cesero-Amministrazione

Sono nato e cresciuto a Parigi fino all’età di cinque anni, poi la mia famiglia si stabilì in Italia. Fin da ragazzo mi sentivo attratto dalla verità, da qualcosa di grande e di importante nella vita, e dalla musica.

Il percorso scolastico mi portò alla maturità con indirizzo professionale nel settore del mobile, dove ho potuto trovare subito occupazione e dove tutt’ora lavoro.

In parrocchia ebbi modo di inserirmi nel Coro parrocchiale, e così dare risposta al mio desiderio di cantare. Importante e altamente significativa fu per me, poi,  la partecipazione ad un Corso di funzionalità vocale, che mi fece crescere, oltre che nel settore del canto, anche in quello spirituale.

Un incontro speciale per la mia vita fu l’inserimento nella Comunità “Demamah”, comunità in cui cammino, con l’aiuto di fratelli e sorelle, verso una maturità umana e cristiana.