3^ domenica dopo l’Epifania

forma straordinaria

Paolo Caliari detto il Veronese – Gesù e il centurione – XVI sec.

clicca QUI per scaricare l’omelia

( Rm 12,16-21;   Mt 8,1-13)

domenica 21 gennaio 2024, risalente al 25 gennaio 2015

In tutti e quattro i Vangeli si dice una volta sola che Gesù si meravigliò. Viene detto nel brano di Vangelo che abbiamo appena ascoltato.  E qual è il motivo della meraviglia di Gesù? Il motivo della meraviglia di Gesù fu la fede del centurione.

Quell’uomo, che doveva essere un pagano, andò da Gesù con una fede assoluta, totale, tanto da fargli dire: “Gesù, non è necessario che tu venga fino a Cafarnao dove io abito e dove si trova il mio servo che sta male; basta che tu dica una sola parola e il mio servo guarirà; tu puoi guarirlo anche a distanza; non occorre che tu venga di persona; dì solo una parola; basta una tua sola parola”!

Gesù restò meravigliato di quella fede, e disse: “Che fede! che fede ha quest’uomo! In tutto Israele non ho trovato una fede così grande! Come potrei non esaudire una fede così?” E gli guarì il servo.

Gesù restò “meravigliato”. Vogliamo anche noi meravigliare Gesù? Abbiamo fede in lui; ricorriamo a lui con la fede del centurione!

Nei Vangeli non si dice che Gesù si sia meravigliato per questa o quella cosa; per il successo, ad esempio, degli apostoli inviati da lui in missione quando tornarono dicendo: “Signore, anche i demoni si sono sottomessi a noi nel tuo nome” (Lc 10,17); per null’altro si dice che Gesù si sia meravigliato se non per la fede, per la fede di questo centurione.

La fede fa meravigliare Gesù. Lo fa meravigliare perché la fede è totale sradicamento da se stessi; perché la fede è somma umiltà; perché la fede è riconoscimento del proprio bisogno ed affidamento di sé ad un altro, a lui; perché la fede è radicamento in Cristo, nella sua potenza, nella sua provvidenza, nella sua carità.

Gesù resta meravigliato di fronte alla fede, ed opera, agisce, guarisce.

Fede fu anche quella del lebbroso che si accostò a Gesù dicendo: “Signore, se tu vuoi, puoi purificarmi”.  E Gesù, di rimando a lui: “Lo voglio, sii purificato”.

Abbiamo tutti dentro di noi “un servo ammalato”, un qualcosa di noi che sa di “lebbra”. Ma abbiamo il medico. E’ potente questo medico! Guarisce tutto questo medico! Ricorriamo a lui.

Non è vero che non riusciremmo mai a vincere quel nostro difetto; che non riusciremmo mai ad uscire da quel peccato; da quella situazione di conflitto e di inimicizia con quella persona; dal nostro stato di vita mediocre per elevarci ad una vita di fervore e di santità… Non è vero che ciò non sia possibile. Questo è quanto vuole farci credere il nostro nemico, Satana, il quale ben conosce la potenza di Cristo, e ben sa che se ricorriamo con fede forte a lui, egli ci guarisce e ci fa santi. Ma santi Satana non ci vuole! Satana ha paura della nostra fede, e fa di tutto per contrastarla, per impedirla, per indebolirla!

“Se avrete fede pari a un granellino di senapa -dice Gesù- potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17,20). Quante “montagne” dentro di noi… quanti “macigni” nella nostra vita…! Abbiamo forse molte volte tentato di rimuoverli, ma forse con poca fede, e sono rimasti lì, sono ancora lì. “Tutto è possibile a chi crede”, assicura Gesù (Mc 9,23).

“Signore, aumenta la nostra fede!” (Lc 17,5).

don Giovanni Unterberger

Questa voce è stata pubblicata in Omelie di Don Giovanni. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.