(Gal 5,16-24; Mt 6,24-33)
Belluno, chiesa di s. Stefano, 30 agosto 2015
Fidarsi, fidarsi di Dio è l’invito di Gesù nel Vangelo di oggi, Vangelo della Provvidenza. Un proverbio dice: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Questo proverbio è buono se viene inteso come invito ad avere una certa prudenza nel trattare con le persone, come invito a guardarsi da ingenuità e sconsideratezza nel rapporto col prossimo. Anche Gesù dice: “Siate semplici come colombe e prudenti come serpenti” (Mt 10,16). Ma “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” è un proverbio cattivo se spingesse le persone a tenere un atteggiamento preconcetto e pregiudiziale di sfiducia, di sospetto nei confronti delle altre persone.
Certamente questo proverbio è sbagliato se applicato a Dio, perché di Dio ci si può fidare; di Dio ci si può veramente fidare! Ci si fida di chi ci vuole bene, ci si fida di chi si sa che non ci ingannerebbe mai. Ora, Dio ci ama, ci vuole bene; e Dio non ci inganna. Dio è amore; Dio è verità. Egli nutre gli uccelli del cielo e riveste di bellezza i gigli del campo; egli si prenderà cura anche di noi.
Mi è stato raccontato di un uomo, avanti negli anni, che recitava ogni giorno il ‘Padre nostro’, ma non lo recitava per intero. Passava dalle parole “sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno” alla parole “dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti”; ometteva le parole intermedie “sia fatta la tua volontà”. “Perché – diceva – queste parole sono troppo pericolose, troppo rischiose. Può accaderti di tutto, se dici a Dio: ‘sia fatta la tua volontà’; può accaderti di tutto…!” Mi fu anche riferito che un sacerdote riuscì a fargli recitare il ‘Padre nostro’ tutto intero. Riuscì a farglielo recitare tutto intero ponendogli questa domanda: “Come comincia il ‘Padre nostro’?” – “Comincia con ‘Padre’, con la parola ‘Padre’ ”, rispose quell’uomo. “Bene – ribattè il sacerdote – quel Dio a cui noi diciamo “sia fatta la tua volontà” è un Dio che ci è ‘padre’; non è un Dio che è solo Dio; che è il Signore, il re del cielo e della terra, di tutto ciò che esiste… ma è un Dio che ci è ‘padre’; è nostro ‘padre’. E di un padre ci si può fidare.
La fede è fidarsi. La fede è rapporto con Dio di cui ci si fida; a cui ci si affida. Abramo si fidò quando Dio gli promise un figlio (Abramo aveva cento anni e Sara novanta), e quando poi Dio glielo chiese in sacrificio (Gn 18,10; 22,3). Maria si fidò quando l’angelo le disse: “Diventerai madre per opera dello Spirito Santo” (Lc 1,38). Pietro si fidò quando scese dalla barca e cominciò a camminare sull’acqua del lago di Genezareth perchè Gesù gli aveva detto: “Vieni” (Mt 14,29). Gesù sulla croce si fidò del Padre quando disse: “Nelle tue mani, Padre, consegno il mio spirito” (Lc 23,46). La fede è fidarsi.
Ci fidiamo di Dio che ci tiene nelle sue mani. Ci fidiamo di Dio che abbia perdonato tutti gli errori, gli sbagli, i peccati della nostra vita passata. Ci fidiamo di Dio che provvederà al nostro futuro e ci custodirà; “i capelli del vostro capo sono tutti contati, e nemmeno uno di essi perirà”, ci ha assicurato Gesù (Mt 10,30; Lc 21,18).Ci fidiamo di Dio che saprà darci la forza per ogni tentazione, per ogni fatica, per ogni dolore. Ci fidiamo di Dio che saprà salvare i nostri cari; saprà salvare la Chiesa, il mondo intero, pur tanto confuso e tanto rovinato dal male.
Dio è ‘Padre’ ed è ‘onnipotente’; lo diciamo sempre nel ‘Credo’: “Credo in Dio Padre onnipotente”. Ma ci crediamo davvero? Come mi piacerebbe aver il coraggio di dire in una Messa con tanta gente, dopo aver intonato il ‘Credo’, dopo aver detto: ‘Credo in Dio’ e dopo che la gente ha continuato dicendo ‘Padre onnipotente’, dire ad alta voce: “Un momento; un momento solo”, arrestando la recita del ‘Credo’. La gente si meraviglierebbe e chiederebbe: ‘Perché? Abbiamo forse detto qualcosa di sbagliato?’ – “No, no, avete detto giusto” – direi – Avete detto che credete in Dio che è ‘Padre’ e che è ‘onnipotente’? Bene; basta per questa settimana. Basta così per questa settimana!”
Crediamo in Dio che ci è ‘Padre’ e che è ‘onnipotente’. Ciò ci aiuterà molto; calmerà la preoccupazione, abbasserà l’ansia, ci permetterà di respirare e di perseverare anche nella difficoltà, nella sofferenza, nella prova. “Non preoccupatevi per la vostra vita, non preoccupatevi del domani; il Padre vostro celeste sa ciò di cui avete bisogno”, ci ha detto Gesù. Esiste una Provvidenza buona che si pende cura di noi. Non siamo senza una Provvidenza. Esiste la Provvidenza…