1a Domenica di Quaresima (forma ordinaria)

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Gn 2,7-9; 3,1-7;   Rm 5,12. 17-19;   Mt 4,1-11

Duomo di Belluno, sabato 4 marzo 2017

C’è una presenza nel mondo di cui si farebbe volentieri a meno a parlare, perché è una presenza cattiva, una presenza nemica, e di cui invece è necessario parlare. E’ la presenza di Satana. Satana è una realtà concreta, vera e reale.

La prima Lettura e il Vangelo di oggi ce ne parlano con forza. Potremmo dire che nei brani biblici di oggi il protagonista è lui: è lui che attacca, che aggredisce, che tenta. Adamo ed Eva nel paradiso terrestre, e Gesù nel deserto, sono gli obiettivi dei suoi attacchi; ma è lui che si muove e attacca. Di Satana occorre tenere conto, perché se non ci si pensa mai e lo si dimentica, egli può meglio operare ed insidiarci.

Ho pensato di citare e di farvi conoscere due interventi su Satana, uno di papa Pio XII e uno di papa Francesco; interventi forti, chiari ed espliciti, e -poiché fatti da due papi- particolarmente autorevoli.

Disse papa Pio XII in un discorso tenuto agli uomini di Azione Cattolica nel 1952: “Oh, non chiedeteci qual è il ‘nemico’, né quali vesti indossi. Esso si trova dappertutto e in mezzo a tutti; sa essere violento e subdolo. In questi ultimi secoli ha tentato di operare la disgregazione intellettuale, morale, sociale dell’unità nell’organismo misterioso di Cristo. Ha voluto la natura senza la grazia; la ragione senza la fede; la libertà senza l’autorità; talvolta l’autorità senza la libertà. È un ‘nemico’ divenuto sempre più concreto, con una spregiudicatezza che lascia ancora attoniti: Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no. Finalmente il grido empio: Dio è morto; anzi: Dio non è mai esistito. Ed ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sull’umanità: un’economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio. Il ‘nemico’ si è adoperato e si adopera perché Cristo sia un estraneo nelle università, nella scuola, nella famiglia, nell’amministrazione della giustizia, nell’attività legislativa, nel consesso delle nazioni, là ove si decide la pace o la guerra. Esso sta corrompendo il mondo con una stampa e con spettacoli che uccidono il pudore nei giovani e nelle fanciulle e distruggono l’amore fra gli sposi”.

Parole forti, queste di papa PioXII, e vere. Parole che non devono incuterci sgomento, perché Cristo è più forte di Satana: il Vangelo di oggi ce lo dice; e quante volte Gesù nella sua vita ha vinto Satana cacciandolo da chi ne era posseduto! Parole, però, che ci devono fare profondamente riflettere, e che ci obbligano a stare in guardia.

Recentemente papa Francesco ebbe a dire: “Con il principe di questo mondo non si può dialogare: questo sia chiaro! Satana è attraente, e con la sua astuzia cerca di ingannarci; è specialista in questo, è ‘il padre della menzogna’, è un ‘bugiardo’, sa come ingannare e come truffare la gente. La tentazione comincia col poco: ‘Ma no, non è vero che ti farà male, questo frutto! Mangialo, è buono! E’ poca cosa, nessuno se ne accorge. Fai, fai’. E poco a poco, poco a poco, si cade nel peccato. Per questo è necessario non essere ingenui; bisogna avere gli occhi aperti e chiedere aiuto al Signore, perché da soli non possiamo. Satana è un cattivo pagatore. Sempre ci truffa. Sempre! Nella tentazione non si dialoga col diavolo, si prega”.

La Parola di Dio oggi ci ricorda che Satana esiste, che Satana ha tentato i primi uomini e che ha tentato anche Gesù. Nessuno è esente dalla tentazione. La Chiesa pone le Letture che abbiamo ascoltato all’inizio della Quaresima come invito a lottare contro il diavolo. Le armi le conosciamo: sono la preghiera, il digiuno e la mortificazione, la carità. Da soli non riusciamo a vincere Satana: Adamo ed Eva non vi riuscirono; ma con Gesù ci riusciremo: Gesù è più forte del diavolo.

don Giovanni Unterberger

 

 

 

 

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