Solennità di San Giuseppe

San Giuseppe e il bambino Gesù – Guido Reni – 1635

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(Eccli 45,1-6;   Mt 1,18.21)

Belluno, chiesa di san Pietro, 19 marzo 2019

San Giuseppe, uomo di fiducia; in lui Dio Padre ripose una grande fiducia: gli affidò i suoi tesori più preziosi, la Vergine Maria e il suo Figlio fatto uomo. Giuseppe si dimostrò degno della fiducia accordatagli dal Padre, la onorò pienamente. Fu una fiducia che gli costò impegno e fatica: credere alla gravidanza soprannaturale di Maria; fuggire in Egitto e rimanervi esule per del tempo; vivere accanto a Maria e a Gesù, lui, per un certo verso, ultimo dei tre, eppure chiamato ad essere il capo della sacra Famiglia. Giuseppe assolse santamente la propria missione, saputala e credutala quale missione assegnatagli dal Cielo. E la compì nel silenzio, nella semplicità, nella quotidianità; nella fedeltà.

Ad ogni uomo e ad ogni donna il Signore affida una missione, affida un compito, con fiducia. Non sempre l’uomo vi corrisponde adeguatamente e in pienezza. Dio si lamentò così, in antico, col suo popolo, nel libro del profeta Isaia: “Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. L’aveva vangata e sgomberata dai sassi, vi aveva piantato scelte viti. Aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica” (Is 5,1-2). Dio rimase deluso del suo popolo; ma poi si riprese, continuò a sperare; e più avanti, nel libro dello stesso Isaia, dice: “Certo, essi sono il mio popolo, figli che non deluderanno” (Is 63,8). Dio attende di non essere deluso; ma dopo ogni nostra mancanza, ribellione, tradimento, dimenticanza di lui, rinnova la sua fiducia in noi, torna a sperare che noi, ravveduti, torniamo a corrispondere alla fiducia accordataci. Dio non ritira mai la sua fiducia, per quanto fossimo stati ingrati e immeritevoli di essa. Possiamo sempre ripartire.

Di Giuseppe il Vangelo dice che egli era un “uomo giusto”, cioè una persona che coltivava in modo giusto, corretto, il suo rapporto con Dio. Dal rapporto con Dio egli traeva la forza e l’aiuto per la sua missione. E’ così anche per noi: dal rapporto con Dio, dalla preghiera, dal desiderio di fare la sua volontà e di non disgustarlo in nulla, trarremo la forza e la gioia di non deludere il Signore nella fiducia che ci ha dato e continuamente ci dà.

don giovanni Unterberger

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