Solennità di tutti i Santi (forma ordinaria)

Beato Angelico – Tutti i Santi – 1423

clicca QUI per scaricare l’omelia

(Ap 7,2-4.9.14;   1Gv 3,1-3;   Mt 5,1-12a)

Duomo di Belluno, 1 novembre 2020

“Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo”, disse Dio al suo antico popolo Israele (Lv 19,2). “All’immagine del Santo che vi ha chiamati -esorta l’apostolo Pietro- diventate santi nella vostra condotta” (1Pt 1,15). “Questa è la volontà di Dio -gli fa eco san Paolo- la vostra santificazione” (1Ts 4,3); e: “Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità” (Ef 1,4). Dio dice ancora, nel libro del Levitico: “Io sono il Signore che vi vuole fare santi” (Lv 20,8); a cui l’apostolo Paolo aggiunge l’augurio: “Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità” (1Ts 3,12-13). Questi sono soltanto alcuni passi della Bibbia in cui all’uomo viene rivolto l’invito alla santità; ad essi possiamo accostare le parole di Gesù: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48).

Oggi, festa di tutti i Santi, è giorno di invito a noi a diventare santi. A poco varrebbe onorare i Santi -osserva san Bernardo- se il pensiero rivolto a loro e il loro esempio non suscitasse in noi il desiderio di diventarlo. Egli scrive in un suo discorso: “Perché ai Santi gli onori di questa terra, quando, secondo la promessa del Figlio, il Padre celeste li onora? A che i nostri encomi per essi? I Santi non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. E’ chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo i nostri interessi, non i loro”.

Come si fa a diventare santi? qual è la via? La via è Cristo. Gesù era il Santo, uomo tutto di Dio, uomo relativo al Padre; in ogni pensiero, parola e opera egli dipendeva ed era in comunione con il Padre, tanto da poter affermare: “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30). “Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera” (Gv 4,34). “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa” (Gv 5.19); “le parole che io vi dico non le dico da me, ma io dico al mondo le cose che ho udito dal Padre mio” (Gv 14,10; Gv 8,26).

Gesù era ripieno del Padre, la sua coscienza era ricolma e dominata dalla sua presenza; ogni suo gesto, ogni suo dire, ogni suo sguardo era investito, plasmato da quella coscienza. Scrive don Giussani: “A chiunque l’avesse fermato mentre camminava, mentre stava parlando con gli apostoli, mentre era lì a mangiare, e gli avesse chiesto: ‘La tua coscienza di che cosa è piena in questo momento?’, avrebbe detto: ‘Del Padre’”.

Ecco la via alla santità: crescere in questa consapevolezza, crescere nella coscienza che non siamo staccati da Dio, che in Dio noi “viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At 17,28); che Dio è tutto, il principio di ogni cosa e di ogni essere; coscienza che lui è il senso del nostro vivere e del nostro operare: Santità è vivere immersi in Dio così che Dio “diventi l’orizzonte totalizzante del nostro pensare e del nostro agire, come orizzonte totalizzante del bambino appena concepito è l’utero di sua madre” (l’immagine è ancora di don Giussani). Coltivare questa consapevolezza e il rapporto con Dio nella persona di Gesù, è via alla santità.

E’ via alla santità perché è apertura al Santo dei Santi. I Santi in cielo sono milioni, miliardi, ma se a tutti ponessimo la domanda: “Come hai fatto a diventare santo?”, otterremmo, pur miliardi che sono, un’unica risposta: “Mi ha fatto santo il Signore. Non io, ma il Signore! E’ lui il Santo. Io ho solo cercato lui, ho cercato di stargli aperto, di ascoltarlo, di pregarlo, di assecondare le buone ispirazioni dello Spirito Santo, di obbedirgli, di tornare a lui ogni volta che me ne ero allontanato. Il Santo è Dio, la mia santità è la sua!”

Come Gesù, dunque, anche noi ‘relativi al Padre’; e arriveremo un giorno, per sua grazia e bontà, a rendere completo il numero dei Santi in cielo.

don Giovanni Unterberger

Questa voce è stata pubblicata in Omelie di Don Giovanni. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.