Avere, trattenere, accumulare, accaparrare, bramare, possedere, arraffare.
Beni materiali o spirituali, non importa.
Per l’avaro il pieno non è mai abbastanza pieno, e il vuoto è sempre troppo vuoto.
L’avarizia s’insinua subdolamente in comportamenti e atteggiamenti virtuosi quali il risparmiare, l’amministrare e l’essere previdenti.
Ammettere l’avarizia è fonte d’indicibile vergogna, perché essa è fortificata nella psiche e nell’anima da apparenze oneste e rispettabili, che ‘proteggono’ la persona dal ‘pericolo di morire’.
Scegliere la povertà è scegliere la libertà.
La povertà scelta è virtù che libera da ogni paura.
La povertà è una roccia salda e forte che dona fiducia e speranza.
La povertà svuota e apre il cuore, la mente, l’anima e lo spirito alla vita, al mondo, all’amore, a Dio.
Alle giornate di Spirito Prattico possono iscriversi persone di tutte le età e fedi religiose, credenti o non credenti, che desiderino crescere umanamente e spiritualmente attraverso esperienze pratiche e momenti di riflessione che prendono spunto dai piccoli eventi della vita quotidiana.
Docenti dell’incontro sono Maria Silvia Roveri e collaboratori di Demamah. Assistente spirituale è don Giovanni Unterberger.
Sede dell’attività è la Sede sociale di Demamah in Via Statagn, 7 a Santa Giustina (BL), con inizio alle ore 10.00 e conclusione alle ore 18.00, con pranzo in comune.
Per chi lo desiderasse, alle ore 9.30 è possibile prendere parte al canto dell’Ora Terza secondo l’antico rito monastico.
Per scaricare il volantino della giornata ‘L’avarizia e la povertà’ cliccare qui.
Per maggiori informazioni su tutto il percorso Spirito Prattico e per il modulo di iscrizione clicca qui. Oppure contatta la segreteria.