29 marzo 2015
Inauguriamo, con questa celebrazione, la Settimana Santa, la settimana più santa di tutto l’anno liturgico, quella che ci fa fare memoria, in modo particolarmente forte e profondo, dei misteri della nostra redenzione e della nostra salvezza.
La inauguriamo. “Inaugurare” è un verbo che generalmente si usa per dire che si dà inizio a qualcosa di bello, a qualcosa di positivo, a qualcosa di gioioso. La Settimana Santa invece è la celebrazione di una morte, di una morte in croce. Abbiamo appena ascoltato il racconto della Passione del Signore.
Eppure noi la inauguriamo ugualmente, questa settimana. Essa è la settimana senza la quale il mondo sarebbe andato perduto, senza la quale la nostra vita e il nostro destino sarebbero stati destino di rovina e di morte.
Terremo lo sguardo fisso su Gesù, il protagonista di questa settimana. Sarà il tenere lo sguardo fisso sul Redentore, sul Salvatore, su Colui che ci ha voluto bene fino a dare la vita. “Non c’è amore più grande di quello di chi dà la vita per i propri amici”, ha detto Gesù (Gv 15,13). Egli lo ha detto e lo ha fatto.
Inauguriamo allora questa settimana con fede e con gioia, e viviamola con tanta riconoscenza, con tanto affetto verso il Signore, con tanta preghiera, con tanto impegno. E’ la settimana dell’amore di Gesù per noi; sia la settimana del nostro amore per lui, e dell’amore di noi tra di noi.