(Ef 6,10-17; Mt 18, 23-35)
Belluno, chiesa di s. Stefano, 11 ottobre 2015
Perdonare non è cosa facile, non ci viene spontaneo. Perdonare è contro natura; secondo natura è la vendetta, l’ostilità, l’avversione verso chi ci avesse fatto del male. Intendo dire secondo la nostra natura rovinata dal peccato originale, non secondo la natura bella e sana in cui fummo creati. Perdonare non ci viene spontaneo. Ma il cuore che non perdona non sta bene, non è sereno e non gode di pace. Perdonare non fa bene solo a chi è perdonato, ma fa bene anche a chi perdona, perché chi perdona rimuove dal proprio cuore la difficoltà che lo tiene distante e non in comunione con chi l’avesse offeso.
Gesù che conosceva il cuore umano e sapeva quanto faccia bene al cuore dell’uomo perdonare; Gesù che sapeva quanto il perdono sia necessario al vivere insieme, più volte nel suo insegnamento ha parlato di perdono, e i Vangeli hanno in più punti raccolto il suo insegnamento. L’abbiamo sentito nella parabola appena ascoltata; ma ricordiamo anche quanto Gesù rispose a Pietro che gli chiedeva quante volte dovesse perdonare, se bastassero sette volte; Gesù gli rispose: “Non fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” (Mt 18,22). Ricordiamo la beatitudine dei misericordiosi: “Beati i misericordiosi” (Mt 5,7). Ricordiamo l’invito a perdonare del ‘Padre nostro’: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12).
Ma per perdonare ci è necessaria la grazia di Dio. Solo con la grazia e con l’aiuto del Signore noi riusciamo a perdonare. Perché al gesto del perdono non solo fa obiezione, come abbiamo detto, la nostra natura umana rovinata dal peccato, ma al perdono si oppone con tutte le forze anche Satana, il diavolo, che non vuole la comunione tra gli uomini; che fa di tutto perché la comunione tra gli uomini si rompa, e poi, una volta che si è rotta, fa di tutto perchè la comunione non si ristabilisca. Il diavolo è ‘divisore’.
San Paolo nell’epistola ci ha detto che dobbiamo attingere forza dal Signore per resistere alle insidie del diavolo; ci ha indicato tutta una serie di elementi che costituiscono l’armatura di Dio di cui dobbiamo rivestirci; e, a conclusione, dice: “Impugnate la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio”. La Parola di Dio è la spada che trafigge Satana, è l’arma che lo vince. Anche Gesù, nel deserto, vinse Satana con la Parola di Dio (Mt 4,1-11).
La Parola di Dio è più forte di Satana; la Parola di Dio guarisce la nostra natura malata. Dice il libro della Sapienza a riguardo degli ebrei nel deserto: “Non li guarì un’erba né un emolliente, ma la tua parola, o Signore, che tutto guarisce” (Sap 16,12). La Parola di Dio tutto risana; la Parola di Dio è potente, è onnipotente!
Un bel metodo di preghiera è scegliere una frase della Bibbia e ripeterla, ripeterla, ripeterla a mo’ di giaculatoria. Ognuno di noi conosce qualche frase della Bibbia, qualche frase che gli piace particolarmente, che gli parla più forte, una frase che lo Spirito Santo gli ha come sottolineato con una linea di luce. Ecco, prendere quella frase, e ripeterla, ripeterla molte volte, lentamente, con un respiro tra una volta e l’altra, magari scorrendo i grani della corona del Rosario.
Ad esempio dire: “Signore, se tu vuoi, puoi guarirmi;… Signore, se tu vuoi, puoi guarirmi; … Signore, se tu vuoi, puoi guarirmi” (Mc 1,40). Oppure: “Il mio bene è stare vicino a Dio; … Il mio bene è stare vicino a Dio; … Il mio bene è stare vicino a Dio”(Sal 72,28). Oppure: “Coraggio, sono io, non abbiate paura; … Coraggio, sono io, non abbiate paura; … Coraggio, sono io, non abbiate paura” (Mt 14,27). Ognuno ha una frase, o più frasi, della Sacra Scrittura che più lo aiutano nelle varie situazioni della vita. Ripetere quelle frasi, pregare con quelle frasi, cambia la vita, cambia il cuore, cambia la mente e i pensieri; porta pace, fiducia, serenità.
Abbiamo tutti le nostre sofferenze, fatiche, prove e difficoltà da affrontare, le nostre tentazioni da combattere e da superare, qualche persona da perdonare. Impugniamo la spada della Parola di Dio. La Parola di Dio ci farà vincitori di tutto, vincitori sempre, vincitori felici.
don Giovanni Unterberger