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(Is 50,4-7; Fil 2,6-11; Mt 26,14 – 27,66)
Duomo di Belluno, sabato 8 aprile 2017 e chiesa di s. Stefano, domenica 9 aprile 2017
La passione e morte di Gesù sono il documento, rigato di sangue, del suo amore per noi. Tradimento, abbandono, cattura, dileggio, umiliazione, condanna ingiusta, flagelli, spine, chiodi, croce… e di fronte a ciò amore, pazienza, perdono, dono di sé. Siamo stati amati!
“Io mi glorierò della croce di Cristo”, dice san Paolo nella lettera ai Galati (cfr Gal 6,14), ove quel “io mi glorierò” nel testo greco significa propriamente “io mi fonderò”, “io mi appoggerò”. Possiamo fondarci e appoggiarci sulla croce di Gesù, sulla sua passione e morte per avere salvezza.
San Giovanni Fisher scrive: “Questo sacrificio (il sacrificio di Gesù) è così gradito e accetto a Dio, che egli non può fare a meno -non appena lo guarda- di avere pietà di noi e di donare la sua misericordia a tutti quelli che veramente si pentono”.
Ci inoltriamo nei giorni in cui la Chiesa ci mette davanti e ci fa vivere, nella sua Liturgia, in modo del tutto particolare, i misteri della nostra redenzione. Li vogliamo vivere con fede, con amore, con riconoscenza, con profonda partecipazione; commossi per tanto infinito e immeritato amore da parte di Gesù. Siamo stati amati!
don Giovanni Unterberger